Alieni sotto casa

Alieni sotto casa

In questi giorni di forzata permanenza in casa tutti noi abbiamo pensato che molte cose sono destinate a cambiare. Non sarà più come prima? Cambieranno le nostre abitudini? Sicuramente ancora per un po’ di tempo non potremo organizzare, come prima, incontri o aperitivi con gli amici, grandi eventi allo stadio o cerimonie, ma ci sono cattive abitudini che se cambiassero definitivamente sarebbe una gran bella cosa. Per esempio, comperare animali esotici solo per il piacere personale per poi liberarsene troppo facilmente è una brutta abitudine che non fa bene a nessuno e soprattutto agli animali. Sarebbe ora di smetterla definitivamente.

Dev’essere successo così anche per i pappagalli, tanto che oggi anche nel nostro Paese ci sono molte colonie di questi uccelli. I dati ufficiali parlano di diverse migliaia di esemplari che girano per le nostre città e campagne.

Parrocchetto dal collare, Psittacula krameri

Quel mondo di pappagalli colorati che si muovono a rallentatore e che da bambino immaginavo tanto lontani da noi oggi li ritrovo sotto casa, tranne però scoprire che causano danni alla nostra fauna locale e ai contadini che producono frutta e legumi.  Come mia abitudine sono andato a cercare in rete informazioni per capire chi sono questi meravigliosi uccelletti che si sono così abilmente adattati nelle nostre campagne. Scopro che si tratta del Parrocchetto dal collare, Psittacula krameri, specie aliena, cioè che non appartiene al nostro ambiente naturale.

Parrocchetto dal collare, Psittacula krameri

E allora come mai si trovano numerosi nelle nostre città? Come al solito la colpa è sempre dell’Uomo, prima li desideriamo tanto da volervi nelle nostre case, poi ci stanchiamo e ce ne liberiamo troppo facilmente e in maniera errata. È successo anche a me qualche decina di anni fa di trovare, nel parcheggio sotto casa a Bologna, un parrocchetto monaco stremato e affamato. Stavo per partire per le vacanze estive con la mia famiglia quando alla vista di questo pappagallo in difficoltà abbiamo deciso di soccorrerlo e portarlo in vacanza con noi. È rimasto nella nostra casa per otto anni fino alla sua morte naturale. Abbiamo poi scoperto che altri vicini avevano trovato altri giovani pappagalli, probabilmente abbandonati da persone senza scrupolo che per andare in vacanza avevano preferito liberarsi dei loro animali da compagnia.

Per fortuna oggi la legge regolamenta l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive, precisamente il Decreto Legislativo 230/2017 individua in ISPRA l’ente tecnico scientifico di supporto per l’applicazione delle norme, vedi QUI

Parrocchetto dal collare, Psittacula krameri

Comunque, scusate se mi sono dilungato un po’, volevo raccontarvi che alla mia prima uscita in natura, dopo il lockdown a causa del Covid-19, mi sono ritrovato a fotografare i primi animali che ho incontrato una coppia di picchio rosso maggiore, specie endemica, nel parco fluviale cittadino e con grande meraviglia ho scoperto anche la presenza di una coppia di parrocchetti dal collare. I volatili si trovavano nello stesso angolo di natura a pochi tronchi di distanza e i pappagalli occupavano una nicchia che forse i picchi avevano scavato negli anni precedenti. Osservarli liberi in natura e così bene inseriti nel nostro ambiente è stato un piacere anche se mi rendo conto che si tratta di una specie aliena e quindi in grado di arrecare danni alla nostra biodiversità.

Mi auguro che questo periodo di costrizione in casa ci aiuti a riflettere sui nostri errori, non solo per sconfiggere il virus, ma per fare del bene alla nostra “casa” Terra ed in particolare al diritto degli animali di vivere liberi nel loro ambiente naturale.  

Montaggio video di Giuliano Lugli

Parrocchetto dal collare, Psittacula krameri
Parrocchetto dal collare, Psittacula krameri
Parrocchetto dal collare, Psittacula krameri

1 Comment

  1. Erbeha

    Belle le foto, bravo bravo caro amico.

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