«Avevo organizzato da tempo un’escursione tra i pini loricati del Pollino, ma alla vigilia della partenza iniziò a piovere e gli amici che dovevano venire con me rinunciarono. Era il 6 di agosto e la pioggia continuò per due giorni. Nonostante tutto decisi di partire da solo e prima di raggiungere la meta, il Colle dell’Impiso, notai tra le radure la nebbia che si era formata a causa della pioggia che inumidiva il terreno caldo dell’estate. Ero ancora in macchina e questo paesaggio in bianco e nero con i vapori che aleggiavano mi invitò a fermarmi e cercare qualche angolo particolare da fotografare. Stava arrivando il nuovo giorno ma le nuvole cariche di acqua non facevano filtrare la luce, un paesaggio irreale per essere in piena estate. Osservavo attraverso il mirino della mia reflex ma non riuscivo a catturare quella magica atmosfera, poi qualche cosa si mosse e la mia attenzione puntò su quelle sagome nere. Era un branco di lupi che fiutavano tranquilli tra l’erba fradicia, alcuni forse sentirono il motore della mia macchina e si diressero verso il bosco, gli altri tre come per incanto si riordinarono in fila indiana e attraversano la radura davanti a me con tutta calma. Scattai molte foto appoggiando il mio 100-300 mm Sigma f4 sull’apposito sacchetto a sella poggiato sul finestrino (base di appoggio a doppia tasca che può essere riempita di legumi o cereali per adattarla a diversi appoggi di fortuna quando non si può usare il cavalletto). Questa foto è quella che meglio rappresenta l’atmosfera di quella strana giornata piovosa in piena estate, e ben descrive il tempo da lupi.»
Nikon D200, Sigma 100-300 mm, f/4, 1/30 sec, f 4, ISO 1600.