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Cervo nobile

Posted by on Jul 30, 2013 in Blog | 0 comments

Cervo nobile

Cervus elaphus, fotografato al parco dei due laghi negli appennini bolognesi

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Il cavalletto

Posted by on Jul 27, 2013 in Blog, Blog - Tecnica fotografica | 0 comments

Il cavalletto

Nella fotografia naturalistica questo accessorio è indispensabile, serve a fotografare in condizioni di scarsa luce e sostenere il peso dei super teleobiettivi. Inoltre, con le moderne reflex digitali si possono anche ottenere video di alta qualità e nel caso del lupo è un’opportunità da non sottovalutare. Per i video bisogna scegliere con attenzione anche la testa del cavalletto che dovrà garantire fluidità nei movimenti. Per fortuna il mercato offre teste “ibride” che possono svolgere al meglio sia le riprese fotografiche che video, ma nella scelta va tenuto conto del peso complessivo e della lunghezza del teleobiettivo.

Nella mia esperienza sul campo ho fatto una selezione molto accurata dell’attrezzatura, con un occhio anche al portafoglio. Mi servo con soddisfazione di un cavalletto Gitzo in fibra di carbonio, con una portata massima di 12 kg. Una testa video Manfrotto in grado di supportare attrezzatura per 6 kg; collegata al cavalletto con la livella rapida a bolla, formano per il mio corredo la migliore soluzione.
La mia attrezzatura cambia ogni volta che ci sono novità sul mercato che possano aumentare la qualità delle riprese con scarsa luce e cerco ogni volta di ridurre il peso e l’ingombro da portarmi in spalla.

Attualmente uso una reflex a formato pieno, la D700 Nikon, e un 500mm Sigma f4,5.

Non esistono quindi soluzioni ideali per tutto ma ogni volta che si cambia attrezzatura va provata e riprovata sull’intero sistema. Lo stesso peso distribuito in modo diverso sul cavalletto non garantirà la stessa stabilità, come i nostri scarponi bisogna indossarli e solo usandoli si adatteranno perfettamente al nostro piede.

Anche per questo far parte di un’ associazione come Provediemozioni.it, con tanti soci,  può aiutare a vedere e provare attrezzature che abbiamo in mente di comperare.

Ho scritto nel blog Provediemozioni.it un apposito articolo: “Il mio primo cavalletto”.

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Gli obiettivi fotografici

Posted by on Jul 27, 2013 in Blog, Blog - Tecnica fotografica | 0 comments

Gli obiettivi fotografici

Come per il corpo macchina anche le ottiche che utilizzeremo dovranno essere tropicalizzate, avere le caratteristiche di robustezza e di luminosità per sfruttare al massimo il sensore delle reflex. Inoltre gli obiettivi fotografici devono essere poco ingombranti e leggeri. Difficile combinare robustezza con scarso ingombro o luminosità con leggerezza, ma a ben cercare si può trovare quello che fa per noi.

Quando prevediamo di camminare per i boschi per ore, un 300mm f4 è più che sufficiente. Meglio ancora, uno zoom come il Sigma 100/300 f4 a parità di peso e di ingombro consente di ottenere anche foto sia ambientate sia di paesaggio. Altri zoom come il 100/400 Canon o 80/400 Nikon entrambi 4/5,6 posso essere altrettanto validi. Per una maggiore luminosità invece gli zoom 80/200 f2,8 saranno compagni validissimi. Inoltre nello zaino non devono mai mancare i “normali” zoom 28/70 indicato per ogni genere di foto. Ma a volte possono risultare utili anche un super grandangolare per fotografia in spazi ristretti o un obiettivo macro per piccoli soggetti, per questo nel mio zaino ho sempre un 20mm f2,8 Nikon e un 90mm macro f2,8 Tamron.

Per un approfondimento potete leggere il mio articolo disponibile nel blog di Provediemozioni.it dal titolo: “Gli obiettivi fotografici: come scegliere e utilizzare al meglio le ottiche intercambiabili delle reflex 35mm”.

Nella fotografia in postazione fissa, le cose cambiano notevolmente e il 300mm non basta più. Un 500mm f4 svolgerà al meglio il compito di catturare immagini a una certa distanza, ma anche il 600mm f4 non è da sottovalutare. Con questi “giganti” è inoltre inevitabile l’uso del cavalletto che deve avere una portata adeguata, fino a otto kg con il corpo macchina e gli accessori, e inevitabilmente risulterà pesante e ingombrante.

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Il corpo macchina

Posted by on Jul 27, 2013 in Blog, Blog - Tecnica fotografica | 0 comments

Il corpo macchina

Anche per i fotografi di natura il sistema reflex 35mm risulta essere di gran lunga il migliore.

Il mercato offre prodotti per risolvere quasi tutte le soluzioni ma se non volete spendere un capitale dovete fare alcune considerazioni. Naturalmente le migliori soluzioni e la massima garanzia si hanno con il top di gamma delle singole case costruttrici, ma a volte le novità vengono sperimentate anche su corpi macchina dal costo più ragionevole.

In ogni caso chi porta la propria attrezzatura per le montagne deve avere la possibilità di scattare anche in condizioni di scarsa luce, possibilmente anche senza cavalletto, per questo i sensori di ultima generazione ad alta sensibilità sono i benvenuti. Visto le condizioni d’uso molto particolari bisogno puntare a corpi macchina tropicalizzati con sensori full frame e batterie di lunga durata. Portare per le montagne una macchina fotografica significa esporla a condizioni estreme: pioggia, polvere, freddo e caldo ma anche gli urti sono all’ordine del giorno. Dovete essere pronti a scattare a mano libera e con sensibilità alte; come detto i lupi si muovono quasi sempre in condizioni di scarsa luce.

Canon e Nikon sono le marche più conosciute in questo campo e offrono tre fasce di prodotti molto interessanti con costi diversi da circa 2.500 a oltre 5.000 euro. Inutile perdere tempo quale marca sia la migliore, a parità di costi offrono prodotti molto simili.

In casa Nikon il top è la D4 poi la D800 e la D700.

Per Canon EOS 1dx, Canon EOS 5D Mark III, EOS 6D.

In ogni caso la scelta dipende anche da quanto tempo potete dedicare alla fotografia e quali luoghi frequenterete.
Altre notizie su questo argomento le trovi nel blog di Provediemozioni.it nella categoria “Lezioni di fotografia”.

 

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Simone sulla Vetta della Serra delle Ciavole

Posted by on Jul 25, 2013 in Blog | 0 comments

Simone sulla Vetta della Serra delle Ciavole

«Attraversammo i piani e ci rifornimmo di acqua alla sorgente del Toscano. Puntammo alla nostra meta per il sentiero più ripido e fummo in cima dopo quasi tre ore di cammino. La vista incantevole ci fece dimenticare in fretta la fatica della salita: il Golfo di Sibari, le Gole del Raganello, il minuscolo abitato di San Lorenzo Bellizzi apparivano come un presepe. Non contento, Simone volle persino salire sul cumulo di pietre che spiccava di qualche metro oltre la vetta e mi chiese di scattargli una foto. Eravamo di nuovo a quasi duemila metri ma era l’ultimo giorno e volevamo fino all’ultimo momento godere del meraviglioso paesaggio.»

Scansione da diapositiva Fuji Sentia ISO 100

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Garofano di montagna

Posted by on Jul 25, 2013 in Blog | 0 comments

Garofano di montagna

Corno alle Scale, Bologna.

Nikon D700, Sigma 50mm, tubo di prolunga 12mm.

1/8000, f1/4, ISO 100.

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Bacelli di papaveri

Posted by on Jul 24, 2013 in Blog | 0 comments

Bacelli di papaveri

Bacelli di papaveri.

Giardino Nova Arbora, Badolo.

Nikon D700, Nikon micro 200mm f/4, 1/800 sec. f/4, ISO 100.

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Felce regale

Posted by on Jul 24, 2013 in Blog | 0 comments

Felce regale

Osmunda regalis, Felce regale

Giardino Nova Arbora, Badolo.

Nikon D700, Nikon micro 200mm f/4, 1/800 sec. f/4, ISO 100.

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Hesperiidae butterfly

Posted by on Jul 22, 2013 in Blog | 0 comments

Hesperiidae butterfly

Hesperiidae butterfly, piccola farfalla dei campi.

Giardino Nova Arbora, Badolo.

Nikon D700, Nikon micro 200mm f/4, 1/800 sec. f/4, ISO 100.

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Nymphaea alba

Posted by on Jul 22, 2013 in Blog | 0 comments

Nymphaea alba

Ninfea, Nymphaea alba.

Giardino Nova Arbora, Badolo.

Nikon D700, Nikon micro 200mm f/4, 1/1250 sec. f/4, ISO 200, cavalletto.

 

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