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Cavolaia

Posted by on Jul 22, 2013 in Blog | 1 comment

Cavolaia

Cavolaia, Pieris brassicae. Giardino Nova Arbora, Badolo.

Nikon D700, Nikon micro 200mm f/4, 1/1000 sec. f/4, ISO 200.

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Cavalletta

Posted by on Jul 22, 2013 in Blog | 0 comments

Cavalletta

Giovane cavalletta tra i papaveri

Giardino Nova Arbora, Badolo.

Nikon D700, Nikon micro 200mm f/4, 1/800 sec. f/4, ISO 100.

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Borragine, Borago officinalis

Posted by on Jul 22, 2013 in Blog | 0 comments

Borragine, Borago officinalis

Borragine, pianta officinale utilizzata in cucina per piatti golosi e insalatine colorate.

Giardino Nova Arbora, Badolo.

Nikon D700, Nikon micro 200mm f/4, 1/800 sec. f/4, ISO 100.

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Giglio con Libellula

Posted by on Jul 22, 2013 in Blog | 0 comments

Giglio con Libellula

Giglio di palude e giovane libellula nel piccolo stagno del Giardino Nova Arbora, Badolo.

Nikon D700, Nikon micro 200mm f/4, 1/400 sec. f/4, ISO 200, cavalletto.

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Come scegliere il binocolo

Posted by on Jun 25, 2013 in Blog, Blog - Tecnica fotografica | 0 comments

Come scegliere il binocolo

Per i naturalisti fotografi la scelta del binocolo è molto importante in particolar modo per la ricerca e lo studio del comportamento della fauna selvatica. Osservare gli animali senza essere visti, poter vedere in condizioni di scarsa luce e risparmiare lunghe camminate sono i vantaggi che un buon binocolo può darci. (more…)

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A caccia di cervi anche di notte

Posted by on Jun 10, 2013 in Blog | 0 comments

A caccia di cervi anche di notte

Nella fotografia naturalistica realizzare buone foto in condizioni di scarsa luce è alquanto difficile. Ma le nuove macchine digitali ad alta sensibilità ci danno la possibilità di operare sempre più in condizioni estreme. Non avevo mai osato impostare 6400 iso ma quella mattina i lupi entrarono in azione ancora prima che potessi vedere del tutto, decisi di impostare il massimo della sensibilità, di aprire tutto il diaframma del mio 500mm sigma f4,5 e di mettere alla prova la nuova D700. Il tempo di scatto indicava un millesimo di secondo sufficiente all’uso a mano libera per seguire la rapida azione. Avevo visto a distanza l’avvicinarsi dei lupi ma non mi aspettavo il rapido evolversi dell’azione. Quando i cervi fiutarono i predatori decisero di allontanarsi tutti insieme, il caso volle che si diressero proprio verso di me e riuscii a scattare molte foto. Nel mirino vedevo solo i cervi ma quando deviarono alla mia destra anche due lupi, forse nel tentativo di anticipare i cervi, entrarono inaspettatamente nel campo inquadrato.
Una foto senza colori per mancanza di luce e per l’alta sensibilità ma si tratta pur sempre di un documento che racconta bene il comportamento dei selvatici e che con il sistema analogica sarebbe stato impossibile da realizzare.
Benvenuto digitale.

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Parco nazionale del Pollino – Il parco più grande d’Italia

Posted by on Jun 10, 2013 in Blog | 0 comments

Parco nazionale del Pollino – Il parco più grande d’Italia

Foto di copertina: il Grande Pino simbolo del parco

Il Parco Nazionale del Pollino è situato nella parte più stretta della nostra penisola, tra il Mar Ionio e il Mar Tirreno, all’estremo nord della Calabria e all’estremo sud della Basilicata. E’ composto da 56 comuni, situati in quattro grandi valli con altrettante vie di accesso che consentono di raggiungere e visitare il territorio in modo comodo e semplice. Tra le vie di grande comunicazione vi sono due linee ferroviarie nazionali che interessano il Parco. Lungo la costa tirrenica sono due i comuni interessati dalla ferrovia dai quali si può fare tappa: Praia a Mare e Belvedere Marittimo, mentre nella costa ionica la stazione più vicina al Parco è a Villapiana. Ma le vie asfaltate sono le più indicate per poter godere appieno delle grandi opportunità di questo parco.

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Lupi nella notte

Posted by on May 26, 2013 in Blog, Blog - Lupo | 0 comments

Lupi nella notte

Non capita spesso di vedere dei lupi e soprattutto non capita di vederli di notte ma quel giorno, la fortuna mi venne incontro, molto prima dell’alba potei vedere l’intera famiglia, erano cinque. Preparai l’attrezzatura e cercai in silenzio una posizione comoda per aspettare la luce.
Il binocolo guidava il mio sguardo tra un lupo e l’altro. Immaginavo già il rituale del risveglio… ma ancor prima che ciò potesse accadere, i lupi, come in risposta a un comando silenzioso scattarono in piedi simultaneamente, tre nel luogo esatto dove avevo puntato il mio teleobiettivo e gli altri due fuori dal campo visivo.
Era ancora buio ma vedendo gli animali correre istintivamente ho azionato la macchina fotografica che era impostata a priorità di diaframma, f5.6 ad una sensibilità di 3200 ISO, ne risultava un tempo di scatto 1/5 di secondo, molto lento per bloccare i lupi in corsa. Nel tentativo di seguirli con il teleobiettivo ho fatto una specie di panning involontario che nel monitor della mia reflex apparivano senza soggetti. Avevo bloccato la macchina fotografica sulla testa video e quando andai per spostarla nel tentativo di seguire i lupi ho rischiato di ribaltarla con tutto il cavalletto. A casa con calma cercai i lupi e l’unica immagine che ne conteneva qualche traccia è questa. Una foto inaspettata, che non saprei rifare, che forse non è nemmeno bella ma che racconta la vita sfuggente del lupo.

 

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Tempo da lupi

Posted by on May 26, 2013 in Blog, Blog - Lupo | 0 comments

Tempo da lupi

«Avevo organizzato da tempo un’escursione tra i pini loricati del Pollino, ma alla vigilia della partenza iniziò a piovere e gli amici che dovevano venire con me rinunciarono. Era il 6 di agosto e la pioggia continuò per due giorni. Nonostante tutto decisi di partire da solo e prima di raggiungere la meta, il Colle dell’Impiso, notai tra le radure la nebbia che si era formata a causa della pioggia che inumidiva il terreno caldo dell’estate. Ero ancora in macchina e questo paesaggio in bianco e nero con i vapori che aleggiavano mi invitò a  fermarmi e cercare qualche angolo particolare da fotografare. Stava arrivando il nuovo giorno ma le nuvole cariche di acqua non facevano filtrare la luce, un paesaggio irreale per essere in piena estate. Osservavo attraverso il mirino della mia reflex ma non riuscivo a catturare quella magica atmosfera, poi qualche cosa si mosse e la mia attenzione puntò su quelle sagome nere. Era un branco di lupi che fiutavano tranquilli tra l’erba fradicia, alcuni forse sentirono il motore della mia macchina e si diressero verso il bosco, gli altri tre come per incanto si riordinarono in fila indiana e attraversano la radura davanti a me con tutta calma. Scattai molte foto appoggiando il mio 100-300 mm Sigma f4 sull’apposito sacchetto a sella poggiato sul finestrino (base di appoggio a doppia tasca che può essere riempita di legumi o cereali per adattarla a diversi appoggi di fortuna quando non si può usare il cavalletto). Questa foto è quella che meglio rappresenta l’atmosfera di quella strana giornata piovosa in piena estate, e ben descrive il tempo da lupi.»

Nikon D200, Sigma 100-300 mm,  f/4, 1/30 sec,  f 4, ISO 1600.

 

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Il paesaggio del lupo

Posted by on May 26, 2013 in Blog, Blog - Lupo | 2 comments

Il paesaggio del lupo

A volte abbiamo la fortuna di scattare foto straordinarie, ma nella maggior parte dei casi non siamo nel posto giusto al momento giusto, come in questa foto di paesaggio dove il lupo è solo un puntino.

Si tratta di una foto che non avrei mai scattato se non fosse che avevo visto passare proprio in quel punto un lupo. Quella mattina non avevo visto lupi e allargai la visuale cercando con il binocolo alcuni posti conosciuti, dove mi era capitato altre volte di vederli. E quando apparve quella piccola sagoma attraversare la radura imbiancata dalla brina fui preso dallo sconforto pensando che purtroppo mi trovavo nel posto sbagliato. Istintivamente puntai il teleobiettivo cercando di immaginarmi la foto che avrei potuto fare se fossi stato pronto allo scatto e come un déjà vu apparve un altro lupo. Scattai una sequenza di tre foto senza troppa convinzione proprio perché il lupo risultava minuscolo in quel lontano paesaggio.

Il file più nitido finì nell’archivio del lupo a ricordo della data in cui avevo visto due lupi. Ci restò per molto tempo fino a quando un editore mi chiese una foto dell’habitat del lupo. La ripescai e mi accorsi che era una delle più belle foto che rappresentasse il mondo dei lupi. E’ bello poter fare foto ravvicinate ai selvatici ma altrettanto belle sono le foto che li rappresentano nel loro habitat naturale, raccontano la libertà e la bellezza della natura.

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