Ho sempre desiderato conoscere la vita dei lupi e in piccola parte ci sono riuscito ma scoprire cosa fanno nella notte è un sogno difficile da realizzare. Però con l’arrivo delle macchine fotografiche digitali con sensori sempre più sensibili riesco a volte a fare qualche scatto anche di notte. Si tratta di fotogrammi poco definiti ma che svelano qualche segreto in più del predatore più sconosciuto dei nostri boschi. In alcuni casi sono solo ombre sfuocate ma che fissano nel mio archivio del lupo una data e un luogo ben preciso, un modo semplice ma efficace per studiarne il comportamento. In ogni caso i lupi nella notte sono meno diffidenti e si possono osservare nelle loro attività più facilmente a volte anche senza essere visti.
Nella mia esperienza sul campo infatti mi sono fatto qualche idea sul comportamento del lupo, in particolare ho notato che alcuni esemplari sono attivi solo di notte. Certi branchi adattano il loro comportamento in base alla presenza antropica mettendosi in movimento solo in loro assenza. A seconda del luogo, della stagione, degli eventi atmosferici e delle attività umane possono essere attivi di giorno quanto di notte. Possono dormire in mezzo ad un campo o nel folto del bosco, in cima ad un crinale o nel fosso più nascosto senza un apparente motivo, almeno per noi umani.
Nella notte i colori sono “spenti” ma il fascino di vedere una sagoma compensa ogni perdita di dettagli.
Se qualcuno si alza per controllare il territorio può attirare l’attenzione e svelare la loro presenza.
Massima sensibilità, massima apertura tempo di scatto di un secondo. anche questa foto tecnicamente non corretta racconta qualcosa di vero sulla vita del lupo.
I miei migliori alleati nella ricerca sul lupo sono il binocolo per rintracciarli e la macchina fotografica per poter ricordare e condividere.