Armonia tra città e Natura al Parco Don Bosco

Armonia tra città e Natura al Parco Don Bosco

Di Antonio Iannibelli

Il Parco Don Bosco è un’oasi verde in mezzo all’urbanizzazione del Quartiere S. Donato, Fiera District di Bologna, e rappresenta un santuario vitale per la fauna, in particolare per l’avifauna. Quest’area, con la sua ricca diversità di specie e l’ambiente naturale fornito da grandi alberi e da numerosi cespugli, offre un rifugio prezioso per molte creature, sia durante il periodo di nidificazione che durante l’intero ciclo vitale.

La presenza di una grande varietà di specie, documentata grazie agli sforzi di monitoraggio e ricerca condotti nel parco, sorprende anche i ricercatori. Le dimensioni e la qualità del Parco Don Bosco lo distinguono come uno degli ultimi ecosistemi naturali significativi all’interno di un’area urbana così densamente popolata. È proprio questa diversità di habitat che attira una vasta gamma di specie di uccelli, che trovano riparo tra i rami degli alberi maestosi e traggono vantaggio dal microclima più favorevole rispetto alle aree circostanti, dominate dal cemento e dall’asfalto.

Tuttavia, questa ricchezza biologica è minacciata da vari fattori, tra cui l’abbattimento degli alberi. Con i cambiamenti climatici che alterano i cicli stagionali e di riproduzione degli animali, ogni albero abbattuto rappresenta non solo la perdita di un habitat prezioso, ma anche un ostacolo significativo alla riproduzione e alla sopravvivenza delle specie locali. La nidificazione è un processo complesso che richiede tempo e risorse, e l’abbattimento degli alberi può interrompere questo ciclo vitale, compromettendo la futura popolazione di uccelli nel parco.
Inoltre, il Parco Don Bosco non è solo un’importante oasi verde, ma anche un luogo di svago e ricreazione per i residenti urbani, per gli studenti e per l’indotto dei lavoratori della Regione e del distretto fieristico. Per coloro che non possono allontanarsi dalla città per godere della natura, rappresenta un’opportunità preziosa per connettersi con il mondo naturale e rigenerarsi lontano dal caos e dallo stress della vita urbana. Ridimensionare o compromettere questo parco significherebbe non solo privare la fauna locale del suo habitat vitale, ma anche privare la comunità urbana di una risorsa preziosa per il benessere mentale e fisico.
Durante il periodo da sabato 9 marzo a venerdì 15 marzo 2024, nel suggestivo scenario del Parco Don Bosco, sono state condotte approfondite osservazioni delle specie di uccelli nidificanti o potenzialmente nidificanti. Le osservazioni sono state eseguite con l’ausilio di binocoli e teleobiettivi fotografici, adottando scrupolosamente le migliori pratiche per non disturbare le attività degli animali presenti, molti dei quali si trovavano in evidente atteggiamento riproduttivo.

Alcune osservazioni:
• 1 coppia di Tordo Bottaccio (Thurdus philomelos)
• Diverse coppie di Merlo (Turdus merula)
• 1 coppia di Cornacchia grigia (Corvus cornix)
• 1 coppia di Ghiandaia (Garrulus glandarius)
• 3 coppie di Fringuello (Fringilla coelebs)
• 2 coppie di Picchio Rosso Maggiore (Dendrocopus major)
• 2 coppie di Picchio Muratore (Sitta europea)
• 1 coppia di Colombaccio (Columba palumbus)
• Diverse coppie di Cinciallegra (Parus major)
• Diverse coppie di Cinciarella (Cyanistes caerulescens)
• Diverse coppie di Pettirosso (Erithacus rubecula)
• Diverse coppie di Lui piccolo (Phylloscopus collybita)
• Diverse coppie di Codibugnolo (Aegithalos caudatus)
• 1 coppia di Capinere (Sylvia atricapilla)
• 1 coppia di Pigliamosche (Muscicapa striata)
• 1 coppia di Picchio Verde (Picus viridis)
• 1 coppia di Falco Pellegrino (Falco peregrinus)
• Diverse coppie di Storno ( Sturnus vulgaris)
• Diverse coppie di Verzellino (Serinus serinus)
• 2 coppie di Gazza d’Italia (Pica pica italica)
• 1 coppia di Rampichino Comune (Certhia familiaris )
• 1 coppia di Parrocchetto dal collare (Psittacul akrameri)

Le osservazioni condotte rappresentano solo una parte della ricca varietà di specie di uccelli che popolano e nidificano nel suggestivo ambiente del Parco Don Bosco durante il periodo considerato. La loro presenza e attività sono un chiaro indicatore della vitalità e della straordinaria diversità biologica che caratterizza questo prezioso habitat naturale all’interno dell’ambiente urbano di Bologna. È importante sottolineare che l’oasi del Parco Don Bosco ospita anche una vasta gamma di altre specie durante le diverse stagioni dell’anno, compresi gli uccelli migratori estivi e invernali, così come specie notturne e pipistrelli. Inoltre, non possiamo dimenticare la presenza di colombi e gabbiani, che contribuiscono ulteriormente alla complessità e alla bellezza di questo ecosistema urbano.

Gli uccelli hanno dimostrato una notevole flessibilità nella scelta dei siti di nidificazione all’interno del parco. Utilizzano non solo alberi ma anche arbusti, cespugli e nicchie degli edifici per nidificare, adattandosi alla varietà di habitat disponibili. La loro presenza e la loro riproduzione di successo nel parco testimoniano la resilienza e la versatilità di queste creature nel trovare modi innovativi per sopravvivere e prosperare anche in contesti urbanizzati.
Una delle cose più straordinarie che mi ha fatto riflettere è stato sentire tambureggiare un picchio rosso maggiore. È stata un’esperienza del tutto naturale, ma mai avrei immaginato che utilizzasse la cassetta dell’impianto elettrico sull’antenna della scuola come cassa per amplificare il suo suono.

Questa osservazione mi ha fatto riflettere sulla straordinaria capacità degli uccelli di adattarsi all’ambiente urbano. Riflettendo ulteriormente, ho notato che a causa delle frequenti e mal fatte potature sugli alberi, non ci sono rami secchi, che i picchi utilizzano per la comunicazione e il corteggiamento, come invece ci si potrebbe aspettare in un bosco naturale. Questa osservazione mi ha fatto pensare agli effetti delle nostre azioni sull’ambiente e sulla vita selvatica che la abita. È evidente che le pratiche umane, come le potature degli alberi, possono avere un impatto significativo sulla biodiversità urbana.
In sintesi, questa osservazione mi ha fatto apprezzare ancora di più la resilienza e l’ingegno degli uccelli nel trovare modi creativi per sopravvivere e prosperare in ambienti in rapida evoluzione come le città. Mi ha anche spinto a riflettere sulle nostre responsabilità nell’adozione di pratiche di gestione sostenibili per preservare la biodiversità urbana e garantire un futuro migliore per tutte le forme di vita che condividono con noi questi spazi urbani.

Abbattere decine di alberi nel Parco Don Bosco sarebbe contro natura, è come tirarsi la zappa sui piedi. Gli alberi sono fondamentali per l’ecosistema urbano e il benessere dei cittadini.

2 Comments

  1. Loris Lenzi

    Bravo

  2. Loris Lenzi

    Bravo complimenti

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