Nell’ambito del Workshop sulla fotografia naturalistica, organizzato dai GEV di Cesena, domenica 14 maggio ho accompagnato i partecipanti all’escursione fotografica naturalistica del Monte Fumaiolo. Il monte Fumaiolo (1407 m s.l.m.) è un monte situato tra Romagna, Toscana e Marche. È noto poiché vicino alla sua vetta, a 1268 m s.l.m., è situata la sorgente del Tevere.
Un ringraziamento speciale ad Ylenya che è stata scelta all’unanimità per fare un resoconto della giornata.
Foto di: Antonio, Maria, Clara, Mauro, Gianni, Massimiliano, Claudio.
Caccia fotografica al Fumaiolo
In una calda mattina di Maggio, grazie alla collaborazione del gruppo GEV di Cesena e del bravissimo fotografo naturalista Antonio Iannibelli, un modesto gruppo di escursionisti ha avuto l’opportunità di avventurarsi presso il Monte Fumaiolo, ammirando così il suo paradisiaco panorama.
Lo scopo dell’escursione era quello di fondere la natura con la fotografia, avvicinandosi il più possibile allo spettacolo che l’occhio umano è in grado di osservare. All’inizio del nostro percorso, abbiamo subito individuato le impronte di un lupo nel terreno intriso d’acqua, il quale si aggirava durante la buia notte nella zona di Faggio Scritto.
Subito dopo, un membro del gruppo ha riconosciuto un rospo comune che si mimetizzava con i colori della terra e che serena lasciava fotografare le sue forme e le sue sfumature.
Circondati dalla natura e dalla semplicità, trasportati dal leggero scroscio del torrente e dagli striduli cinguettii degli uccelli, eravamo diretti verso l’ Eremo di S. Alberico. Le menti viaggiavano nel tempo e improvvisamente apparve dinanzi a noi il grande Eremo, immerso nel verde della foresta e nel totale silenzio.
Dopo questo ennesimo spettacolo, i fiori con i loro splendidi colori e i bianchi soffioni ci trascinarono verso la Cella di S. Alberico, caratterizzata da un immenso prato, dove pascolavano tranquille delle mucche e da una trave in legno che fungeva da panchina.
In seguito ad una breve sosta, abbiamo ripreso il giro del monte Fumaiolo fra i robusti alberi che ci conducevano alla fine del percorso.
Nel tardo pomeriggio si concludeva il nostro cammino e dopo aver percorso ben 14 km, decidemmo di rilassarci e confrontarci presso la località “la Straniera”.
Giornate che trasmettono strane, ma bellissime sensazioni, che diffondono tutti gli odori e i profumi dell’erba, dei fiori e degli animali. Durante il percorso le parole erano poche, bastava concentrarsi nell’osservare e nell’ascoltare tutto ciò che di fiabesco e stupendo ci circondava. I sentieri pietrosi e scoscesi rendevano le salite faticose, ma bastava fermarsi un momento ad osservarsi attorno e tutti i dolori sparivano grazie alla percezione di benessere e tranquillità che il monte è riuscito a trasmettere. Ylenya
Che dire!!!! Una meraviglia. Grazie