Da una idea dell’amica Paola Luciani è nato questo progetto fotografico che mi ha permesso di ricordare mio nonno, il padre di mia madre che purtroppo a soli 59 anni mancò. Oggi il suo ricordo per me è più forte perché ho esattamente la stessa età. Il suo duro lavoro lo faceva apparire più vecchio dell’età che aveva e grazie alla tecnica usata da Paola con la “Luce Rembrandt” il mio ritratto rende abbastanza bene quello che era il mio “grande maestro” negli anni cinquanta.
Quando lui è morto io non avevo ancora compiuto 10 anni e i ricordi di come era fisicamente non sono limpidissimi, ma queste foto mi aiutano a ricordare le sue espressioni più importanti. Quando si fermava per dirmi cose di grande interesse trovava sempre una posizione rilassante, intensa e sincera, si appoggiava come da rituale sul suo bastone e iniziava sempre così: “figlio mio devi sapere che…”. Ricordo invece bene i nostri progetti, avrebbe dovuto spiegarmi come cercare i lupi ma fece in tempo solo a insegnarmi alcuni trucchi del mestiere, e quando gli dicevo che da grande volevo fare il pastore mi diceva: “fare il pastore è troppo faticoso”. Mi fece promettere che sarei andato a scuola e mi consigliava di fare il forestale, e forse avrei fatto proprio quello se non fosse scomparso prematuramente, difendere i boschi diceva che era la cosa più importante. Ma dopo la sua morte ho dedicato tutto il tempo a studiare i lupi, perché sono convinto che salvare i lupi vuol dire anche salvare i boschi. Grazie nonno.