Convivere con il lupo è possibile. Silvia e Riccardo dell’allevamento La Sopravissana dei Sibillini ci raccontano come fare. Le pecore devono essere sempre protette, di giorno e di notte, con recinzioni elettrificate e sopratutto con dei buoni cani. Nel loro caso i pastori abruzzesi ben addestrati sono un ottimo deterrente per i predatori. E’ molto importante però il numero dei cani per gregge che deve essere almeno pari al numero minimo dei branchi di lupi che vivono in Italia, nel gregge di Silvia e Riccardo sui pascoli ci sono cinque cani da guardiania.
Inoltre la recinzione elettrificata deve essere leggera e pratica, da poter essere smontata e rimontata velocemente, come quella che Riccardo sposta ogni giorno. L’energia non deve mai mancare e i pannelli solari come nel loro caso sono efficaci ed economici.
Però il vero ostacolo per i lupi sono i grossi cani, dal peso anche di 70 chilogrammi. La loro imponente presenza tiene alla larga i lupi che non metterebbero mai a rischio la loro vita.
Durante la notte l’intero gregge assieme ai cani, che vivono in simbiosi con le pecore, viene protetto da un recinto fisso più alto e più robusto con un ricovero notturno in caso di maltempo.
Le pecore gravide e gli agnelli restano al sicuro invece nella grande stalla dove i predatori non possono entrare. Silvia e Riccardo ci spiegano che in quei monti i lupi ci sono sempre stati così come la pastorizia e le loro pecore dalla lana pregiata. Dopo questa esperienza siamo sicuri che l’antica tradizione e i nostri predatori continueranno a convivere per sempre in questa terra dalla bellezza unica.
Il racconto e le altre foto del fine settimana di Brunella Pernigotti, compagna di viaggio nei Sibillini entra QUI
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