Di Antonio Iannibelli
Secondo gli studiosi e i dati del monitoraggio 2020/2021 sulla distribuzione e la consistenza del lupo a scala nazionale, si stima che in Italia ci siano circa 3.300 lupi. Tuttavia, è importante sottolineare che questo numero non è né troppo alto né troppo basso, bensì adeguato all’ambiente che li ospita.
Il numero di lupi si autoregola in base alla disponibilità di cibo e al conflitto con gli esseri umani in un determinato territorio. Non è plausibile che il numero di lupi cresca all’infinito, come a volte erroneamente si crede. Nell’Italia peninsulare, gli esemplari di lupi hanno praticamente occupato tutti i territori idonei alla loro sopravvivenza, e quindi non possono aumentare indefinitamente.
Di Antonio Iannibelli
I lupi tendono a evitare gli esseri umani e le loro attività, conoscendo il rischio che rappresenta per loro l’incontro con gli uomini. I giovani lupi, a volte, in fase di dispersione senza un territorio stabile e mancando del supporto familiare, possono avvicinarsi alle attività umane alla ricerca di cibo. Tuttavia, non è colpa del lupo se gli allevatori abituati a smaltire le placente, le carcasse e gli scarti di macelleria nei propri terreni attirano gli animali predatori e altri selvatici. Anche durante la caccia, i cacciatori non riescono sempre a recuperare la selvaggina ferita, abbandonando a volte le carcasse o gli scarti. Questi comportamenti umani influenzano il comportamento naturale dei lupi, inducendoli a dipendere da cibo facilmente reperibile e contribuendo all’insorgenza dei cosiddetti “confidenti”.
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Antonio Iannibelli, fotografo naturalista lucano, attraverso le sue immagini cattura l’anima e la bellezza di questa regione, offrendo uno sguardo avvincente sulla vita quotidiana, i paesaggi e la straordinaria biodiversità del Parco Nazionale del Pollino. Presentazione il prossimo 29 novembre 2023 alle ore 17 presso l’Unione Bolognese Naturalisti in piazza di Porta San Donato a Bologna. Scarica il volantino QUI.
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Di Antonio Iannibelli
A poco più di un anno dall’inserimento di alcune modifiche che hanno introdotto la tutela della biodiversità tra i principi fondamentali della Carta costituzionale, un emendamento, inserito all’ultimo momento nella Legge di bilancio 2023 lo scorso dicembre, la rimette in discussione.
La modifica alla legge 157/92 (Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio), apportata dal partito di maggioranza della Presidenza del Consiglio, è un grave passo indietro sulla tutela della fauna selvatica e della biodiversità. È un emendamento folle che mette a repentaglio la vita della fauna selvatica e quella degli esseri umani.
Era il quattordici ottobre 2021 quando i primi fiocchi di neve caddero anche nel bosco Magnano. Nel silenzio della notte i cristalli di ghiaccio formarono un leggero manto bianco anche nel mio piccolo borgo, al mattino tutto sembrava immobile tranne il fumo dei camini che si librava lentamente nel cielo. Osservando il paesaggio e gli ultimi fiocchi cadere incominciai a pensare alle vette del Pollino e hai pini loricati. Sentendo forte il richiamo di salire fin lassù pensai di organizzarmi per il giorno dopo, ma ben presto il cielo divenne sereno e qualche raggio di sole di tanto in tanto illuminava le montagne.
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La fotografia naturalistica è un ramo della fotografia che si concentra sulla ripresa di animali e piante nel loro habitat naturale, per conoscerne il comportamento e apprezzarne la bellezza. La fotografia della fauna selvatica necessita di una particolare attenzione, perché la qualità della loro vita è molto condizionata dalla nostra presenza. Il fine di questo genere fotografico è quello di mostrare la bellezza intrinseca della natura, ma nello stesso tempo il naturalista e fotografo non può voltare le spalle ai danni causati dall’Uomo.
La fotografia naturalistica è praticata sia da professionisti, persone che fanno questo per lavoro, che da amatori, persone che desiderano il contatto con la natura senza interesse economico, in ogni caso per ottenere dei buoni risultati è necessario conoscere sia l’ambiente naturale che gli animali selvatici che lo abitano, sapendo che la flora e la fauna sono strettamente collegate fra esse e che il giusto equilibrio dipende dalla selezione e dalla distribuzione naturale, l’intervento umano è quasi sempre dannoso.
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Dal Minnesota una ricerca sorprendente i lupi nutrono i loro cuccioli con le bacche. (Vedi sotto la traduzione di Brunella Pernigotti) Anche in Italia i lupi nel periodo estate-autunno si nutrono di bacche selvatiche. Durante le mie ricerche ho notato che i rendez-vous sono spesso situati in territori con abbondanza di frutti di bosco. In particolare uno dei territori, dove vengono accuditi i cuccioli, situato in Appennino Tosco-Emiliano si trova in un bosco ceduo dove sono presenti more, cornioli, prugnoli e soprattutto pero selvatico. I giovani lupi nati in questo posto, quando le pere mature cadono al suolo (dai primi di settembre circa), se ne cibano abbondantemente ma non disdegnano neanche le more, che a volte raccolgono direttamente con i denti, e dei cornioli maturi che raccolgono a terra.
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Convivere con il lupo è possibile. Silvia e Riccardo dell’allevamento La Sopravissana dei Sibillini ci raccontano come fare. Le pecore devono essere sempre protette, di giorno e di notte, con recinzioni elettrificate e sopratutto con dei buoni cani. Nel loro caso i pastori abruzzesi ben addestrati sono un ottimo deterrente per i predatori. E’ molto importante però il numero dei cani per gregge che deve essere almeno pari al numero minimo dei branchi di lupi che vivono in Italia, nel gregge di Silvia e Riccardo sui pascoli ci sono cinque cani da guardiania.
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Resoconto campo lupo escursione sul Pollino del 28 giugno 2020.
Si è svolto anche quest’anno il campo lupo Basilicata wolf to wolf organizzato da NaturOffice e Italianwildwolf in collaborazione con il WWF Bosco pantano di Policoro …
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La meditazione ci dona pace, tranquillità e serenità. Nella natura, accompagnati dalla musica abbiamo portato la nostra anima nel regno della pace, della gioia e dell’Amore con la a maiuscola. Un meraviglioso viaggio emozionale nella Natura, con lo scenario di un bellissimo tramonto. Un belvedere privilegiato sulle colline di Zola Predosa, all’agriturismo La fontana dei Gessaroli, dove è possibile osservare il calare del sole con tutte le sue sfumature fino al tramonto.
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